Nel 1887, Pablo Arteaga e il suo socio avviano la vendita di articoli religiosi in un negozio che chiamano Casa Arteaga. Nel 1924 Pablo muore e il negozio cambia nome, diventando Casa Clero, poiché il socio era un sacerdote. Con la Guerra Civile viene chiuso e trasformato in un centro di propaganda del PCE.

Il sacerdote, Maximiliano, è fucilato durante la guerra. Al termine, alcuni ex impiegati, José Santarrufina e Francisco Hera, riaprono il negozio con il nome di Santarrufina. Attualmente questo emblematico negozio nei pressi di Puerta del Sol è di proprietà della famiglia Molina Salazar.

La sua facciata originale è in perfette condizioni: spiccano le vetrine della stessa, realizzate da Matías Melchor, che era il decoratore degli stendardi e delle pergamene della casa. Vendono ogni tipo di articoli religiosi, come oggetti di oreficeria, immagini sacre, ornamenti, tessuti, ecc. e continuano a costruire organi liturgici con la stessa qualità e gli stessi procedimenti del XVIII secolo.