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Il Museo del Traje (Museo del Costume) è un'istituzione di creazione recente, per l'esattezza risale al 2004, anche se i fondi che possiede erano registrati ed esposti in altri musei già dal 1925, soprattutto nel Museo del Traje Regional e Histórico. Nel 2004, quasi ottant'anni dopo la creazione di quel primo museo, si dà vita all'attuale Museo del Traje per poter riunire tutte le collezioni sparse in luoghi differenti. Dopo un anno e mezzo di lavori di ristrutturazione, il museo riapre i battenti nell'autunno 2021 e presenta una nuova mostra permanente della sua collezione. Con una concezione rinnovata e una migliore accessibilità, esporrà più di mille pezzi, la metà dei quali non sono mai stati mostrati prima.
L'edificio che ospita il Museo del Traje venne costruito fra il 1971 e il 1973 vicino a Moncloa e alla Ciudad Universitaria, e fu inaugurato nel 1975 come Museo Español de Arte Contemporáneo. È opera dell'architetto Jaime López de Asiain, che fu insignito del Premio Nacional de Arquitectura nel 1969.
Concepito fin dall'inizio come museo, l'edificio è perfettamente pensato per questa funzione, con le sue sale multiuso, la facilità di circolazione interna e la pulizia e flessibilità del suo design. Grazie alla sua lunga storia, il Museo del Traje contiene una grande varietà di collezioni storiche e contemporanee.
Conserva pochi, ma importanti pezzi dei secoli XVI e XVII, fra i quali segnaliamo una giubba da donna della fine del XVI secolo. La collezione del XVIII secolo presenta significativi esempi di abiti maschili, come l'ampia e ricca collezione di gilet e giubbotti, e la collezione di casacche da donna e tipici abiti del majismo. C'è una presenza più limitata di oggetti del XIX secolo, ma tutti i diversi stili del periodo sono rappresentati. Infine, c'è anche una considerevole collezione di abiti dei più importanti stilisti del XX secolo.
La chiusura per lavori, dal 2019 alla fine del 2021, ha permesso un cambiamento nella mostra permanente, un evento unico nella storia di un museo. In questo caso, è stato ripensato il concetto espositivo ed è stato creato un percorso in cui si possono ammirare oltre mille pezzi (solo l'1% della collezione conservata nel museo), di cui più della metà vengono esposti per la prima volta. La nuova esposizione prevede pezzi della collezione tessile, ma anche oggetti etnologici e documentari che contribuiscono a contestualizzare i diversi periodi e a capire che il mondo dell’abbigliamento trascende le mode.
Pertanto, attraverso la ricreazione di scenografie che mostrano quanto le mode siano radicate negli oggetti quotidiani, si effettua un percorso cronologico dal XVII secolo ai giorni nostri, mettendo in evidenza come la pubblicità e i media abbiano partecipato alla generalizzazione delle mode e come queste siano state associate anche alle abitudini di salute, igiene e bellezza. Tra i pezzi più antichi figurano un guanto di pizzo del XVII secolo e il “Trattato di Sartoria” di Juan de Albayzeta del 1720.
Il museo dispone inoltre di una sezione dedicata all'abbigliamento tradizionale, con una ricca collezione di costumi regionali.
L'esperienza della mostra permanente è completata da visite guidate, materiale per visite familiari indipendenti, un tour virtuale e altre attività che saranno sviluppate nel corso della stagione.
Stazione: INEF (Avenida Juan de Herrera frente a la calle Paul Guinard)
Biglietto intero: 3 €
Biglietto ridotto: 1,50 €
Ingresso gratuito: sabato pomeriggio, domenica