Dall'11 febbraio al 7 maggio, la Fundación Mapfre. Sala Recoletos ospita una mostra che ripercorre quarant'anni di carriera dell'artista Facundo de Zuviría, dal 1982 al 2022, attraverso 195 fotografie in bianco e nero e a colori. L’esposizione segue un percorso lineare e comprende le serie Siesta argentina, la più celebre e politica, e Frontalismo, un magnifico esempio della sua inclinazione per la composizione e la simmetria.

Curata da Alexis Fabry, la mostra rivela i due modi di lavorare dell'artista. Da un lato, progetti prolungati nel tempo, realizzati sulla base di un'idea precedente e in cui ogni immagine è subordinata al concetto originale, come nel caso di Frontalismo. Questa serie, iniziata nel 2010, era in origine destinata a concludersi, eppure continua a svilupparsi nel tempo.

Lo stesso vale per Estampas porteñas, che Facundo de Zuviría considera la sua opera più personale, poiché è costituita da motivi che ritornano continuamente durante le sue regolari passeggiate per Buenos Aires. Dall'altro lato, la mostra propone varie serie di natura “autonoma”, tra cui i fotogrammi (1981-1983), le sequenze (2000-2004), Siesta argentina (2001-2003) e le cianotipie di libri prodotti durante la pandemia (2020-2021).

Facundo de Zuviría (Buenos Aires, Argentina, 1954) ritiene che fotografare la sua città natale sia un modo per fotografare il mondo. Nel 1983 decide di dedicarsi alla fotografia e, grazie alla partecipazione a un programma culturale promosso nei suoi quartieri, crea un archivio di immagini di Buenos Aires. Il progetto non si è mai realizzato, ma da allora si dedica a immortalare la vita delle strade con tutti gli elementi che compongono la fisionomia urbana.

Pertanto, nel corso degli ultimi quarant'anni, Zuviría ha elaborato un'immagine parallela della sua città, attraverso uno sguardo asettico ma comunicativo, che allo stesso tempo trasmette evocazione e nostalgia.

Crediti immagini:

• Facundo de Zuviría. Peinados Permanentes Rosita, Monserrat, 1985. Collezione privata, Parigi. © Facundo de Zuviría
• Tabaré, Bartolomé Mitre al 1500, Buenos Aires, 1985 Collezione privata, Parigi
• Elvira, San Telmo, 1984. Collezione dell'artista, per gentile concessione di Toluca Fine Art