Da quando ha debuttato in grande stile con la colonna sonora del film Il tempo dei gitani di Emir Kusturica, Goran Bregović è diventato un'icona e i migliori auditorium di tutto il mondo hanno ospitato le sue esplosive performance. Ora torna in Spagna dopo la sua visita di due anni fa in cui presentava il suo album Tre lettere da Sarajevo, un disco che sintetizza le diverse forme folcloristiche dell'Europa dell'Est.

Goran Bregović​ (Sarajevo, Bosnia, 1950) ha un proprio stile e un linguaggio musicale unico che ne fanno un artista con un carisma speciale, latente nella sua opera Tre lettere da Sarajevo (Three Letters From Sarajevo).

L'unione della musica violinistica di diversi artisti cristiani, ebrei e musulmani e delle diverse voci, accompagnate dal prisma elettrizzante imposto dal direttore d'orchestra con la sua chitarra e i suoi arrangiamenti, riflettono il meglio dei suoni tradizionali balcanici.

Il compositore è noto anche per le numerose colonne sonore che ha composto per vari film, tra cui Time of the Gypsies, Toxic Affair, Arizona Dream, La Reine Margot, Underground e A Chef in Love.

La sua musica diventa così intensa ed esplosiva come la situazione che si è sempre vissuta nei Balcani: composizioni ispirate al folclore balcanico più selvaggio e vivace, a cui riesce a dare una prospettiva contemporanea, senza dubbio frutto del suo passato di membro di uno dei più famosi gruppi rock jugoslavi.