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I nuovi vasai di Madrid

Bloggin Madrid

14 marzo 2022

Sentire l'argilla tra le mani può essere un'esperienza straordinaria. A Madrid abbondano le botteghe in cui i maestri artigiani lavorano per esprimersi attraverso questo materiale, oltre che per mettere a disposizione degli altri la conoscenza di un mestiere con secoli di storia. La loro vita trascorre tra forni e torniDi Silvia Roba

Il miglioramento delle fornaci durante il periodo romano consentì un notevole sviluppo della ceramica nel territorio di quella che oggi conosciamo come Comunità di Madrid. I terreni argillosi di luoghi come Galapagar sarebbero stati utilizzati in seguito nelle terrecotte arabe. Già nel XVI secolo, nei dintorni di Madrid cominciarono a sorgere numerose botteghe, dove i mulattieri si recavano con i loro asini pesantemente carichi per vendere oggetti di uso quotidiano come pentole, casseruole e contenitori per acqua e vino.

Su iniziativa di Carlo III, nel 1760 fu fondata la Real Fábrica de Porcelanas del Buen Retiro, sostituita successivamente nel 1817 dalla Real Fábrica de La Moncloa, promossa da María Isabel de Braganza, moglie di Ferdinando VII. Il loro scopo era quello di produrre oggetti in porcellana e in ceramica riservati alla famiglia reale.

Da allora fino ai giorni nostri, la tradizione della ceramica continua nella nostra città. Molti artigiani hanno scelto questo mestiere per dare libero sfogo alla propria creatività. Nei loro laboratori non solo lavorano e vendono: insegnano anche. Modellare l'argilla insieme a grandi maestri può essere una vera e propria esperienza.

D’A CERAMICS

“Il mio incontro con un modo più lento di sentire e di esistere è iniziato più di dieci anni fa. Da allora ho introdotto cambiamenti nella mia vita, molti, che mi hanno allontanato e avvicinato a una filosofia che trovo affine all'essere umano. L'arte e la ceramica mi riconnettono a questo modo di vivere, più consapevole e più rispettoso dell'orologio biologico. Perché l'argilla ha i suoi tempi, che non si possono accelerare”.

Sono le parole di Déborah Abizanda, una giornalista divenuta ceramista, con uno laboratorio-negozio a due passi dal Museo Reina Sofía, dove realizza ed espone i suoi pezzi, oltre a tenere regolarmente dei corsi. Il suo lavoro segue due percorsi, uno più funzionale (stoviglie, vasi, orecchini…), che trae ispirazione dall'Art Nouveau, dal design nordico e dall'arte giapponese, e un altro più artistico, in cui utilizza “la ceramica e materiali come la carta, la lana e il cotone per esprimermi”.

SILVIA VALENTÍN

Laureata in Belle Arti e restauratrice di dipinti murali, Silvia Valentín è entrata in contatto con la ceramica presso la Escuela de Cerámica Francisco Alcántara, uno storico centro di formazione nel Parque del Oeste, vicino all'edificio e al forno dell'ex Real Fábrica de La Moncloa.

Silvia realizza i suoi pezzi al tornio e con tecniche di modellato, per poi completarli con cotture ad alta temperatura a 1.250ºC. Le sue forme sono semplici e scultoree, rifinite con texture che creano un contrasto tra le superfici esterne ruvide e appena decorate e gli interni più lisci e smaltati. “Cerco l'espressività attraverso volumi irregolari, leggermente asimmetrici, con finiture in cui prevale il colore dell'argilla tra gli ossidi e la porcellana”.

JANDRA CERÁMICA

Ciò che più diverte Alejandra Martínez “sono le sfide che mi propongono i miei clienti. Mi piace trasformare le loro idee folli in pezzi reali, sia funzionali che decorativi”. Divenuta ormai una vera e propria artista, ha iniziato a studiare ceramica all'età di 16 anni e da allora non ha mai smesso di creare.

Tra i suoi soggetti spiccano animali di diverse dimensioni e ginnaste dai fianchi generosi. Inoltre, restaura mobili e oggetti in legno antichi, come le vecchie scale da imbianchino, “un supporto ideale per piccoli vasi di ceramica dove far crescere le piante”. Nel suo laboratorio tiene corsi per tutti i livelli.

CARLOS FRANCO

Insieme a Victoria Martínez, insegnante di restauro di mobili e pittura decorativa, Carlos Franco, laureato in Belle Arti, gestisce Taller Estuco, dove tiene corsi per tutti coloro che vogliono iniziare a lavorare nel mondo della ceramica artistica o perfezionare le proprie tecniche.

Nei suoi corsi insegna agli studenti a realizzare un'infinità di oggetti (stoviglie, sottobicchieri, tazze, vasi…) e piccole sculture, come ad esempio una menina. Lavora anche su ordinazione, secondo il gusto e il capriccio dei clienti. Nel suo laboratorio nel quartiere di Chamberí non ha dubbi: gli oggetti che crea sono perfetti “per un regalo speciale o per arredare qualsiasi ambiente della casa”.

ARTE HOY

Arte Hoy è un laboratorio di ceramica il cui obiettivo è creare un prodotto innovativo, interessante, originale e completamente artigianale. È gestito da due ceramisti con oltre vent'anni di esperienza, Miki Caro e Pedro León, che negli ultimi anni si sono dedicati alla realizzazione di stoviglie artigianali, utilizzando i propri smalti e impasti di argilla per ottenere piatti originali, ma anche resistenti e durevoli.

In questo laboratorio si dedica a una vasta ricerca nel settore della ceramica. “Cerco di utilizzare materiali non inquinanti e di riciclare tutto quello che mi capita tra le mani”, ci spiega. Qui vengono organizzati corsi intensivi di ceramica, raku, una tecnica di origine giapponese, e tornio, per principianti e non.

LUMBRE Y BARRO

In questa scuola-laboratorio insegnano, tra l'altro, la distinzione tra la ceramica, che prevede l'uso di argilla e fango, e la terracotta, in cui entra in gioco il tornio, che ci consente di realizzare cilindri di dimensioni e di altezza variabili.

Loli Morante è una delle insegnanti di questo ampio ambiente suddiviso in quattro livelli, dove gli allievi troveranno l'area dei forni con la zona di essiccazione e cottura, la zona di modellazione, l'area dei torni e i tavoli su cui lavorare. “Le esperienze con la ceramica sono attività rivolte ad adulti senza conoscenze precedenti, la cui motivazione è quella di svolgere un'attività specifica e riportare a casa un oggetto realizzato e decorato con le proprie mani”.

AMASARTE

“Il nostro intento è quello di divertirci creando e imparando attraverso le tecniche della ceramica”. È la filosofia che caratterizza questo laboratorio-scuola nel quartiere di Malasaña, aperto a tutti coloro che iniziano a scoprire o vogliono migliorare le proprie capacità.

La persona che sta dietro a tutto questo è Ana Barriuso, che da qui continua a svolgere le sue attività e a coltivare le sue passioni, offrendo un posto a chiunque voglia fare lo stesso. Gli allievi possono scegliere tra corsi di ceramica artistica o di terracotta al tornio. Che altro? Acquistare alcuni dei suoi meravigliosi pezzi d'autore, dai gioielli ai piatti e alle tazze.


Silvia Roba è una giornalista viaggiatrice che ha girato il mondo per poterlo raccontare agli altri. È responsabile dei contenuti di esMADRIDmagazine e coordinatrice di Bloggin' Madrid. Cosa le piace di più? Perdersi in città. Seguite le sue dritte!


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